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LA MONTA DELLE VACCHE -OTTAVA PARTE
di lapiera
10.04.2019 |
5.239 |
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"Rimaniamo tutte legate ai nostri box, gli stallieri provvedono alla pulizia e a ridare tono al corpo, intanto l’organizzatore raccoglie i voti dai tori e..."
LA MONTA DELLE VACCHEIl camion, nel suo procedere, sussultava e sbattevo la testa contro il divisorio del cassone, avevo ben piazzato nel culo un plug con coda di cavallo e la mia pisellina ingabbiata con tanto di lucchetto.
Alle spalle il calesse non era stato fermato, nelle frenate mi schiacciava contro la parete.
Ero stanca, sfinita, ripensavo a tutto quello che era successo così improvvisamente dopo un lungo periodo di tranquillità, l’unica speranza che mi sorreggeva e mi dava coraggio era di averlo rivisto, ed avere ancora il gusto del suo seme in bocca.
Dopo un tempo interminabile finalmente ci si ferma.
Sento aprire i l portellone, mettere gli scivoli, e dopo essere stata slegata, la solita giovane troietta, che mi aveva fistato, mi fa arretrare per scendere.
Davanti si apre una vasta pianura di un bel parco, molto lontano una bassa struttura, e girandomi con stupore vedo altri calessi, come il mio, con relative ponygirl attaccate.
Turbinio di pensieri, cosa caspita sta succedendo, un raduno di calessi?
Questi pervertiti vogliono fare una corsa con scommesse?
Da quest’ambiente,iniziavo a capire, ci si potrebbe essere aspettati di tutto, qui la perversione non aveva limiti.
Un abbraccio, forte e virile, era Lui, mi bacia con passione e mi sussurra.. “ non preoccuparti, fai la brava e ubbidisci , vedrai che ti divertirai e mi farai contento!” .. mi sciolgo come neve al sole, da perfetta scema, barfuglio un “ si Padrone”, ho le gambe che tremano dalla paura ma mi sento rinvigorita dalla Sua presenza per affrontare quello che ancora non conosco.
Come al solito il clima cambia repentinamente, una sferzata violenta sulla schiena mi invita a muovermi, è stato Lui, seduto sul calesse a dare l’ordine di incamminarmi, la troietta davanti e i due energumeni a fianco mi fanno procedere, goffamente verso quel basso fabbricato, lontano ai bordi del prato.
Uffa mi sembra di essere un cavallo da tiro altro che pony girl, nel prato le ruote affondano, e il peso del mio Padrone, nel calesse, non aiuta di certo, mi fanno procedere solo con frustate, grazie anche ai due energumeni che affiancati mi aiutano nel farlo procedere, ho schiena in fiamme per le frustate, per fortuna il fabbricato si avvicina,….. ma è una stalla!
Proprio di una stalla si tratta, fino alla soglia non me ne rendo conto, ma sbirciando mentre entravano gli altri calessi, ho visto molta gente che ci stava aspettando e festosamente con grida di incitamento accoglieva ogni pony girl, sembrava una festa, l’accoglienza era positiva, non c’era nessun segno di scherno o insulto nei nostri confronti. Chissà cosa ci aspettava!
Sembrava l’arrivo di una corsa, ma mi sbagliavo: era l’inizio di una stranissima corsa.
Onestamente ci metto un po’ di tempo a capire le situazioni che mi circondano, ma questa volta ho raggiunto il massimo!
Ma vado per ordine. Siamo dieci calessi con relative pony girl, e Padroni con personale al seguito, vengo liberata dal calesse, come tutte le altre mie colleghe di sventura siamo portate in una curatissima spa, adiacente alla stalla.
Ognuna ha al suo fianco una giovane, per me è sempre la solita troietta, con cui non posso scambiare parola, ma inizia ad essermi simpatica per i suoi modi. La giovane provvede alla pulizia, ci viene tolto il plug e iniziano profondissimi lavaggi intestinali, seguiti da fisting con molto lubrificante, sembra vogliano rendere il più accogliente possibile il nostro buco del culo, anche se a giudicare di quanto vengo sfondata penso si più corretto dire intestino.
Segue un rilassante bagno con idromassaggio in una vasca comune, cerco di nascosto di guardarle, siamo di ogni età , tutte rigorosamente in silenzio con lo sguardo basso, forse sono io la più impertinente che cerca con curiosità di capire quale sarà il nostro prossimo futuro.
Ci tirano fuori dall’acqua e, da non credere, ognuna ha i due inservienti a fianco con il compito di lubrificare per bene lo sfintere e di massaggiare con grande maestria il corpo, è molto piacevole, la loro mani esperte mi rimettono in forma ridonandomi tono, sempre con modi gentili ci vene offerto un liquido energetico caldo, sembra un brodo di proteine, mi rimette veramente in sesto, adesso però andrei a riposarmi , invece dal trambusto mi sembra proprio che non sia cosi!
Nella sala a fianco ci aspettano una cinquantina di persone come se fossero spettatori di una partita, veniamo condotte, nude, una a una, su un piccolo palco , messe in mostra, esposte in modo osceno, descritte come età, peso, altezza e proprietà quindi marchiate sulla natica destra con un pennarello indelebile da 1 a 10.
Penso: ma ci stanno trattando come bestie? La mia paura aumenta ed inizio a tremare , non ci credo, la troietta al mio fianco mi accarezza e sussurra, “tranquilla, ti divertirai!” ma che cazzo di divertimento potrà aspettarmi!
Siamo tutte riunite in un punto laterale della sala, tenute ferme dai rispettivi inservienti, quando un bell’uomo, già con i suoi anni, prende la parola e dà il benvenuto ai presenti alla “MONTA DELLE VACCHE”. ,
MI viene un colpo, ne avevo sentito parlare da amiche trav , una storia veramente folle.
I miei pensieri si gelano e attonita ascolto, ogni vacca marchiata da 1 a 10 , prenderà posto nel suo box, sarà legata gambe aperte, fianchi bloccati, mani e collo fissati con cinghie alle traverse di metallo.
Ognuna avrà a disposizione tre persone, gli stallieri, una provvederà a facilitarne monta e pulizia , una posta vicino al capo assicurerà i rapporti orali ed una terza preparerà sbocchinandoli i cazzi che le vacche prenderanno nel culo.
Ogni rapporto sarà a pelle, le vacche, una volta riempite, dovranno essere pulite, disinfettate e pronte per un’altra monta, ricorda a tutti il ruolo fondamentale degli stallieri e della preparatrice, e come in un box di formula 1, sarà la loro coordinazione a permettere di ottenere il miglior risultato.
Questo risultato si otterrà dalla somma dei voti di ogni “singolo toro” che, dopo averne apprezzato le qualità orali ed anali, valuterà la vacca.
Premio finale il titolo di “REINA DELLE VACCHE” e l’onore di ricevere nel culo i cazzi dei dieci padroni e in bocca le loro sborrate.
Mentre per le perdenti, i punti di distacco di ognuna dalla prima classificata, si tradurranno in forti frustate impartite dal capo stalliere.
Non ho più i brividi, tremo come un’invasata dal terrore, ma siamo pazzi!, la troietta, non dovrei più chiamarla così , avverte nuovamente la mia tensione, furtivamente mi bacia dietro al collo, forse potrò contare su un’amica?
Nude con la gabbietta di castità con un piccolo campanellino legato, veniamo messe in batteria nei rispettivi box. Il tempo della gara è di ben quattro ore, sento i legacci bloccarmi , le gambe aperte mi espongono oscenamente, una barra mi viene fatta scorrere sotto il bacino per non spostarmi durante la monta ed una fibbia di cuoio mi assicura ad essa.
Il capo è abbassato alla presumibile altezza dei cazzi che vorranno violare la mia bocca, spengo il cervello e non ho altro da fare che subire, ho ancora un dubbio: ma chi saranno i tori? Fa male avere dei dubbi perchè di colpo arriva la certezza, i cinquanta spettatori saranno i tori, bei maschi virili ed uno di loro ha già iniziato a farsi preparare di bocca dalla troietta mia assistente, lo stalliere mi apre e lo aiuta a entrare e..inizia la monta.
Anche la bocca nello stesso momento ospita un cazzo, sa di piscio, il maiale non si è lavato, mi sta utilizzando per ripulirsi, il titinnio dei campanelli aumenta, sento gemere le altre sventurate , sicuramente sottoposte allo stesso mio trattamento, non è passato neanche un minuto, mi sembra di svenire.
Cazzi di ogni tipo ed odore si alternano tra la bocca e il culo, devo riconoscere ed apprezzare il lavoro degli stallieri che mi rendono “fresca”, si fa per dire , e pronta alla monta successiva.
Un po’ più drammatica la pare oral, il mio stalliere ha un bel da fare a raccogliere lo sperma, rinfrescarmi la bocca e tonificarmi con una spugna imbevuta di acqua per farmi riprendere da un toro ad un altro, non tutti sono educati ,anzi esattamente il contrario, a giudicare dalla violenza con cui entrano nella mia bocca e nel mio culo.
Il tempo passa, il culo non lo sento più talmente è largo e per fortuna ben lubrificato, da quanto ho capito dovrei prenderne una cinquantina, e visto che siamo in dieci mi toccano almeno cinque sborrate in bocca, come a tutte le mie altre colleghe pony girl diventate brutalmente vacche da monta.
Ogni tanto qualche disguido interrompe il ritmo ossessionante della monta a cui sono sottoposta, con maestria la troietta li prepara di bocca prima di farmeli mettere nel culo, è veramente brava, sembra in grado , con la sua bocca, di resuscitare anche i cazzi più spenti o provati dopo aver passato le altre vacche.
Tutte assieme facciamo un gradevole concerto, perché alle nostre gabbiette di castità era stato fissato un campanellino, non hanno smesso di suonare per quattro ore.
Finalmente il silenzio. Rimaniamo tutte legate ai nostri box, gli stallieri provvedono alla pulizia e a ridare tono al corpo, intanto l’organizzatore raccoglie i voti dai tori e stila la classifica.
Crudeltà inizia dall’ultima, una giovane trav, spiega che il massimo punteggio attribuito dai tori avrebbe dovuto raggiungere cinquecento punti per la miglior vacca da monta, ed i punti di distanza dal targhet, ad eccezione della miglior classificata si sarebbero dovuti scontare con frustate.
Cinquanta tori per il voto massimo di dieci fa cinquecento, si ma è facile pur avendo preso voti alti beccarsi un bel po di frustate. Intanto colpi da brivido che fanno fischiare l’aria ed urlare la poveretta si abbattono con una rapida sequenza sul suo corpo. Quante ne prende!
Si sale nella classifica, la nona, l’ottava la settima e così via con la terza classificata il punteggio è di 470, prende ancora ben 30 frustate, un respiro di sollievo la seconda ha fatto 480! Ho vinto! Sono la REINA DELLA MONTA DELLE VACCHE.
Dimenticavo, mi tocca prendere i dieci padroni nel culo e poi in bocca ed ingoiare il loro seme … se sono tutti come Padrone Riccardo è un bel problema ……. Sono tutti come lui ed anche peggio.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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